mercoledì 2 dicembre 2009

Esce il libro "Oro Verde"


Nei prossimi giorni sarà disponibile, al prezzo di 10 Euro, il libro "ORO VERDE", che fotografa quanto è successo la scorsa estate ed i tentativi precedenti della ricerca di petrolio nella Valle del Curone. Il libro è stato curato da Paola Lazzarotto con la collaborazione del Comitato "No al Pozzo": può essere una buona idea per un semplice regalo di Natale.
Ecco la presentazione del Presidente del Comitato, Alberto Saccardi:
"La ragione di questo libro sta nella capitalizzazione di un’esperienza importante che nel corso della primavera estate del 2009 ha coinvolto un intero territorio contro la minaccia di pozzi di petrolio in un Parco naturale. Una mobilitazione generale che ha fatto balzare la Brianza Lecchese, in particolare il Meratese e il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, sulle pagine dei giornali nazionali che con attenzione hanno seguito le ragioni di questa protesta contro due società petrolifere in joint venture decise a esplorare il sottosuolo del Parco alla ricerca di un giacimento di idrocarburi di tutto rispetto (forse 40milioni di barili, si diceva, forse di gas). Davide contro Golia si disse subito sui giornali, impossibile averla vinta, soprattutto trattandosi questa volta del terzo tentativo di petrolieri sempre sullo stesso territorio. Ed invece le due società hanno rinunciato al progetto e il pozzo non si farà. Per ora. Perché il giacimento c’è e forse in un futuro neppure troppo lontano potrebbe ripresentarsi la stessa situazione. Questo libro ha dunque il compito di fermare nella memoria la cronaca di quei giorni e le ragioni per le quali 33mila persone hanno firmato, in poco più di un mese, la petizione del Comitato “No al pozzo nel Parco del Curone” con 26 amministrazioni comunali e la Provincia di Lecco impegnate in sedute plenarie contro le trivelle nella Brianza Lecchese. Questo libro, inoltre, raccoglie i principali documenti prodotti, illustra la strategia, pragmatica e politicamente trasversale, attuata dal Comitato civico e riporta tutta una serie di testimonianze dirette della gente e dei principali attori coinvolti nella vicenda, rendendo quel l’esperienza collettiva della primavera estate del 2009 un punto fermo di non ritorno. «Abbiamo il compito di lasciare alle generazioni che verranno una Terra vivibile e pulita» ha ricordato in una delle manifestazioni dell’estate 2009 il sindaco di Rovagnate Marco Panzeri. Il pericolo concreto di vedere pozzi di petrolio in uno degli ultimi lembi di verde rimasti in Brianza, a pochi chilometri dall’hinterland milanese, ha svegliato le coscienze e ora, che il pericolo sembra scampato, sta prendendo forma un comitato permanente in grado di iniziare in Brianza e nel parco in particolare percorsi alternativi di risparmio energetico. Non solo petrolio, ma un oro verde ben più prezioso e duraturo. Questo libro dunque è un libro collettivo, ma ha potuto vedere la luce grazie alla sensibilità di Edizioni Biografiche, casa editrice specializzata in storie di vita, che ha creduto fin da subito all’importanza di questa memoria. Parte dell’investimento nel libro è stato reso possibile grazie alle donazioni di tanta gente durante le serate informative del Comitato nell’estate del 2009 e parte dell’incasso andrà a creare un primo fondo per il Comitato permanente per l’energia sostenibile nel Parco.
La vittoria contro il pozzo è di tutti e qui di seguito leggerete perché".

martedì 15 settembre 2009

Po Valley non ritornerà alla carica

Po Valley non tornerà alla carica. Ma questo non esclude che possa ritornare alla carica qualche nuova società. Purtroppo il petrolio c'è e prima o poi qualcuno potrebbe avanzare ancora istanza al Ministero per cercarlo. Il mondo dei petrolieri è variegato e preparato, potremmo aspettarci un nuovo attacco al cuore di Brianza che magari sposti la mira fuori dal Parco del Curone.La repentina rinucia di Po Valley non mi aveva convinto. Temevo che gli australiani tornassero alla carica con una nuova istanza correggendo il tiro. Invece non saranno loro a bussare, almeno nel breve termine. Po Valley ha infatti emesso ieri un comunicato aggiornando i suoi piani futuri e le prospettive di ricerca. Lo stesso aggiornamento l'ha fatto sul suo sito: Ossola e Bernaga sono spariti anche dalle prospettive future (restano in qualche pagina non aggiornata).
Il comunicato lo si può leggere qui:
Ora bisogna lavorare per sventare ogni possibile attacco futuro ancor prima che lo stesso venga lanciato: la prossima tappa è la Regione Lombardia, che finora ha taciuto, perlomeno nelle carte ufficiali.
(nella foto in alto: le prospettive di esplorazione e ricerca di Po Valley aggiornate)

mercoledì 2 settembre 2009

Comunicato del Consigliere Regionale Stefano Galli (Lega Nord)

"La Società Po Valley ha formalmente rinunciato al progetto di ricerca".
Sulla vicenda della ricerca di petrolio nella brianza lecchese, è intervenuto il capogruppo della Lega Nord in Regione Lombardia, Stefano Galli.
“Posso affermare con certezza che nel parco di Montevecchia e in Val Curone non avrà luogo nessuna trivellazione e ricerca di petrolio.”
“La società Po Valley – dà notizia il capogruppo del Carroccio – ha comunicato a Regione Lombardia, con una nota del 13 agosto, di aver trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico la volontà di rinunciare al progetto di ricerca per idrocarburi. La stessa società ha contestualmente rinunciato a proseguire l’iter procedimentale che era ancora in corso presso la Regione.”
“Si tratta di un grande pericolo scongiurato, di una vittoria per l’ambiente e per tutta la popolazione di quel territorio. Proprio perché consapevole della gravità dei rischi derivanti da questo tipo di operazione, ho voluto monitorare la situazione, facendo continua richiesta di informazioni su eventuali sviluppi. Ho avuto oggi la conferma definitiva che l’iniziativa della società Po Valley non avrà alcun futuro sviluppo”.
“Esprimo inoltre soddisfazione – continua Galli – in quanto le motivate resistenze politiche, dell’opinione pubblica e delle associazioni ambientaliste hanno finito per prevalere su interessi che non avevano nulla a che fare con le ragioni di tutela ambientale e di sviluppo sostenibile del territorio".

mercoledì 26 agosto 2009

Festival Teatrale "L'ultima luna d'estate"

Nel territorio del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone minacciato, fino ad un mese fa, dal rischio di trivellazioni petrolifere, si tiene dal 28 agosto 2009 al 6 settembre 2009 l'importante Festival Teatrale "L'ultima l'una d'estate", organizzato dall'Associazione "Ultima Luna" con la direzione artistica di Luca Radaelli e Teatro Invito. Ci saranno spettacoli molto interessanti all'interno della natura e dei borghi del Parco, oltre a momenti enogastronomici. Partecipare consente una conoscenza del Parco particolare, assistendo ad un momento culturale molto importante. Tutte le informazioni le trovate sul sito http://www.ultimaluna.net/.
A chi parteciperà e non fosse a conoscenza del pericolo scampato chiedo di dedicare un pò di tempo alla lettura di questo blog e del sito ufficiale del Comitato "No al Pozzo" (http://www.noalpozzo.org/). Grazie!

venerdì 31 luglio 2009

Comunicato stampa di Po Valley sulla rinuncia all'istanza Bernaga

Po Valley Operation ha emesso un comunicato stampa sulla rinuncia all'istanza "Bernaga". Segnaliamo in particolare due cose delle parole di Michael Masterman: in primo luogo parla di "ricerca di gas" quando si è sempre principalmente parlato di petrolio (forse è un refuso), in secondo luogo conferma che le mire erano per "due siti industriali dismessi": dimenticandosi di precisare che si tratta di una ex fornace e di un ex allevamento nel cuore di un Parco Naturale e di un Sito di Imporanza Comunitaria tutelato dalla Comunità Europea.
Ecco il comunicato:
"Milano 31 luglio 2009 – Po Valley Operations ha ritirato l’istanza di permesso di ricerca gas denominato Bernaga presentata in joint venture con Edison.
Michael Masterman, Amministratore Delegato di Po Valley ha dichiarato:
"Parte del progetto Bernaga coinvolge un parco vicino ad un`area altamente urbanizzata e le autorita` locali hanno espresso forti preoccupazioni circa la formale approvazione dell’istanza”.
“Abbiamo analizzato queste preoccupazioni e valutato il rischio che quest’ultime potessero portare ad una conclusione del procedimento senza che le previste procedure di Valutazione di Impatto Ambientale(VIA) fossero portate a termine. In questo contesto, il progetto Bernaga non poteva ricevere una corretta valorizzazione e impossibile risultava un dialogo con le comunità locali basato su dati concreti”.
“Continuiamo a ritenere che l’attività di esplorazione avrebbe coinvolto un’area molto limitata avvalendosi inoltre della presenza di siti industriali dismessi. Siamo rammaricati di quanto accaduto anche perchè restiamo più che mai convinti del valore del progetto anche nello scenario di un’Italia che deve tendere a garantirsi l’autonomia energetica con esplorazioni nazionali e sempre minor impatto ambientale”.

In data 3 agosto 2009 un ulteriore comunicato (in inglese) che riprende in parte il comunicato in italiano è comparso sul sito di Po Valley all'indirizzo:
http://www.povalley.com/s/NewsReleases.asp?ReportID=358575&_Type=News-Releases&_Title=Joint-Venture-Relinquishes-Exploration-Licence-Application-Near-Milan

Lo riportiamo di seguito:
"August 03, 2009
Joint Venture Relinquishes Exploration Licence Application Near Milan

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Equal joint venture partners, Po Valley Energy (ASX: "PVE") and Edison, in consultation with Italy's Energy Ministry, have voluntarily relinquished the Bernaga licence application area north of Milan.
Although the joint venture was granted 'preliminary award' of Bernaga (formerly called Ossola) in October 2006, the licence remained at the application stage, awaiting full grant.
"Part of the Bernaga licence area covers a nature reserve close to urban areas, and the approvals process generated local concerns about formal grant of an exploration licence," Po Valley's Chief Executive Officer, Mr Michael Masterman, said today.
"We took note of these concerns and concluded that the prospects for the normal Italian environmental impact evaluation of the Bernaga application, fact-based community consultation, and therefore for full licence grant, were low," Mr Masterman said.
"Exploration within the licence application would have involved minimal environmental impact, including making use of former industrial areas -- backed by Po Valley's track record of conducting our affairs in full compliance and sensitivity with all environmental laws, regulations and values."
"Our decision to withdraw from the Bernaga application was not made lightly and, while disappointing, was judged the most practical course of action."
"The Company remains convinced of the value to Italy of partly addressing its energy security through environmentally sensitive domestic exploration."
Po Valley's other preliminary awarded licences in Italy are not impacted.
Mr Masterman said the Company's main priority was the commencement in the coming months of its first Italian gas production -- from the Sillaro and Castello fields".

Comunicato stampa del Comitato sulla rinuncia di "Po Valley ed Edison"

Gentilissimi,
grande soddisfazione: questo lo stato d’animo di tutti i componenti del Comitato “No al pozzo nel Parco del Curone” dopo la notizia della rinuncia di Po Valley.
I messaggi scambiati in queste ore sono di grande soddisfazione per l’archiviazione della pratica “Bernaga” della società Po Valley relativa alla richiesta di realizzazioni di pozzi esplorativi finalizzati alla ricerca di idrocarburi nel nostro territorio. E’ un risultato di matrice “collettiva”, al quale hanno contribuito tutti, amministrazioni, associazioni, politici, comitato civico e soprattutto tanti tantissimi cittadini: la consapevolezza delle persone e la posizione unanime delle amministrazioni sulla contrarietà alla ricerca di idrocarburi nella Brianza Lecchese sono risorse che questa esperienza di opposizione ragionata, ma anche determinata, ha generato e che ci aiuterà nel portare avanti l’idea di uno sviluppo economico del territorio compatibile con la sua struttura ambientale e sociale.
Ringraziamo ancora tutti coloro che hanno dato il loro apporto prezioso, in particolare le circa 30.000 persone che ad oggi hanno sottoscritto la petizione.
Infine anche se uno degli obiettivi è stato raggiunto, l’esperienza del Comitato non si conclude qui: resteremo a presidiare l’istanza di altri progetti simili e per diffondere tematiche per la difesa dell'ambiente e la promozione dello sviluppo sostenibile, secondo gli scopi che si è prefisso.
Per festeggiare la grande notizia, questa sera ci ritroviamo per un’assemblea straordinaria alle ore 21 a Cascina Butto a Montevecchia.

PO VALLEY ED EDISON RINUNCIANO ALL'ISTANZA "BERNAGA"

COMUNICATO DEL MINISTERO:
Avviso
Istanza di permesso di ricerca "Bernaga"

COMUNICAZIONE DI RINUNCIA
Istanza di permesso di ricerca BERNAGA (OSSOLA). Con nota in data 30 luglio 2009 la Società Po Valley Operations Pty Ltd (r.u.), in nome proprio e per conto della contitolare Edison S.p.A., ha rinunciato all'istanza di permesso di ricerca originariamente denominata "Ossola" e successivamente riperimetrata e denominata "Bernaga", ubicata in territorio della Regione Lombardia. È pertanto annullato il relativo iter procedimentale di conferimento.
Il presente comunicato sarà pubblicato nel BUIG anno LIII n. 7.
Roma, 30 luglio 2009
Il Direttore Generale: TERLIZZESE

Vedere anche questi link:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/dettaglio.asp?cod=67
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/veloce/avvisi/avviso19.htm

E' una vittoria del territorio. Delle amministrazioni e dei cittadini che hanno detto "NO" alla ricerca di petrolio e gas nella Provincia di Lecco. Resta da capire se è stata vinta una battaglia o una guerra, ma sicuramente è una vittoria.

Po Valley potrebbe però presentare prossimamente una nuova istanza. Ma per ora ha rinunciato a quella in itinere, per la quale aveva chiesto solo due mesi fa una proroga. E' evidente che quanto è successo sul territorio in questi due mesi ha fatto cambiare atteggiamento alla società. Per ora però il punto fermo è l'archiviazione del procedimento. Aspettiamo eventuali comunicati di Po Valley per capire maggiormente le motivazioni alla base della rinuncia. Grazie a tutti, la Brianza Meratese, quando le questioni lo richiedono, sa essere unita.

Ecco la rassegna stampa:
http://merateonline.it/Finestra_Zoom.asp?ID=67374&Sezione=MAIN
http://merateonline.it/Finestra_Zoom.asp?ID=67375&Sezione=MAIN
http://merateonline.it/Finestra_Zoom.asp?ID=67376&Sezione=MAIN

domenica 26 luglio 2009

Assemblea Pubblica a Lomagna mercoledì 29 luglio 2009

Si conclude a Lomagna la prima serie di assemblee pubbliche relative ai pozzi petroliferi in Brianza organizzati dal "Comitato No al Pozzo". Altri appuntamenti saranno in programma, dopo la pausa agostonana, a settembre.
Agli appuntamenti di mercoledì 15 luglio 2009 a Monticello Brianza, di giovedì 16 luglio 2009 a Montevecchia, di venerdì 17 luglio 2009 a Olgiate Molgora, di lunedì 20 luglio 2009 a Osnago e di martedì 21 luglio 2009 a Casatenovo hanno preso parte un centinaio di persone per sera.

Ultimo appuntamento prima delle vacanze:
mercoledì 29 luglio 2009: Lomagna, sala civica di via Roma, ore 21

Questa la scaletta delle serata:

Introduzione del Sindaco Stefano Fumagalli

LA PROCEDURA E LA PO VALLEY
di Giovanni Zardoni

PETROLIO IN BRIANZA
opportunità, costi e rischi
di Ing. Renato Ornaghi (credits Maria Rita D'Orsogna)

IL COMITATO “NO AL POZZO”
di Alberto Saccardi

Dibattito

sabato 25 luglio 2009

Comunicato dell'on. Lucia Codurelli (PD)

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato dall'on. Lucia Codurelli, relativo alle recenti dichiarazioni del sottosegretario Roberto Castelli (Lega Nord) al Giornale di Merate:

Ho letto con grosso stupore quanto dichiarato dal sottosegretario Castelli: “Sul petrolio garantisco io e le trivelle nel Parco del Curone non arriveranno mai e che se qualcuno volesse forzare la nuova normativa da poco approvata in Parlamento per andare contro la volontà popolare, presenterò un emendamento specifico per salvare il cuore verde della Brianza». (Parole di Castelli)
Il provvedimento implicato che permette di fatto questa possibilità ora è legge, ed è legge grazie ai voti della lega, lega partito di Castelli, che non ha fatto nulla, dico nulla per opporsi, anzi, ha sempre votato contro, agli emendamenti presentati dal PD in ogni passaggio parlamentare, emendamenti volti al rispetto del ruolo degli enti locali - “il permesso e l’autorizzazione siano rilasciati previo acquisizione del parere vincolante degli enti locali competenti per territorio”.
Altrettanto chiare inoltre sono state le parole del governo sul non accoglimento del mio odg, - “un eventuale accoglimento sarebbe una forzatura per il Governo poiché prefigurerebbe l’introduzione di una normativa tale da rendere vincolante il parere degli enti locali sulle richieste di coltivazione degli idrocarburi , un precedente ingestibile”.
L’affermazione di Castelli che lui si opporrà, per me è pura propaganda e se qualcuno gli crede…peggio per lui, certamente non ci crede la sottoscritta, anche perché il provvedimento non è frutto di una proposta di legge parlamentare, ma è un disegno di legge governativo, governo di cui Castelli fa parte, non può dunque oggi scaricare su altri la propria responsabilità. Sottolineo che uno degli obbiettivi di quel disegno di legge, oggi legge, “su sviluppo ed energia”, era di accentrare le decisioni, espropriando completamente gli enti locali dal proprio ruolo. Obbiettivo raggiunto grazie alla lega che vota a Roma contro i comuni e poi sul territorio si schiera a favore. Questo è il punto, tutto il resto sono solo parole e anche lasciatemelo dire, una grossa presa in giro per tutti.
Altro aspetto per la sottoscritta altrettanto grave è che un rappresentante del governo affermi che una legge si possa disattendere, una posizione che deve fare riflettere tutti sul senso dello stato del sottosegretario. Delle regole costituzionali se ne fa un baffo, il capo insegna e l’esempio vien dall’alto! Una idea della politica per me inaccettabile, le regole, l’esempio devono venire prima di tutto da chi rappresenta le Istituzioni, occorre assumersi sempre le responsabilità, sia a Roma che a Lecco. Castelli dovrebbe da subito, visto che non lo ha fatto prima, altro che emendamento, chieda immediatamente al Ministero dello Sviluppo Economico che archivi in via definitiva le richieste di ricerca idrocarburi liquidi e gassosi denominate “Ossola” e “Bernaga”.

On. Lucia Codurelli

mercoledì 22 luglio 2009

La replica di Pierluigi Vecchia a Giulia Maria Crespi

Il geologo Pierluigi Vecchia, program manager di Po Valley, ha inviato al Corriere della Sera alcune precisazioni dopo l'intervista della Presidente del FAI, Giulia Maria Crespi, riportata nel post precedente. Riportiamo di seguito quanto scritto da Vecchia:
"In riferimento all' articolo apparso sul Corriere del 20 luglio e riportante un' intervista a Giulia Maria Crespi, presidente del Fai, teniamo a precisare che il virgolettato riporta informazioni non corrette che andrebbero chiarite. In particolare:
1) «Po Valley, per il 50% di proprietà Edison». Po Valley non è assolutamente di proprietà di Edison. Le due società sono solo in Joint Venture in questo progetto.
2) Il piano viene descritto come approvato perché «è stato dichiarato di pubblica utilità!». In realtà Po Valley non ha ricevuto alcuna autorizzazione: ha seguito l' attuale iter legislativo ed è in attesa che gli Enti locali esprimano il loro parere.
3) «Petrolio lì! Con conseguente emissione di acido solforico che avrà un' azione intossicante nell' arco di dieci chilometri, col problema dello smaltimento dei fanghi». Si parla sempre di petrolio quando potrebbe trattarsi di gas metano. Il petrolio non è mai stato accertato né è possibile accertare la sua presenza senza analisi specifiche sul territorio. Analisi che non sono state approvate. Inoltre, i supposti problemi di acido solforico e di smaltimento fanghi sono, appunto, solo «supposti» mentre qui se ne parla come se fossero inevitabili conseguenze dell' attività di Po Valley. Po Valley è una società italiana che fa parte di una multinazionale australiana e adotta standard qualitativi e di sicurezza all' avanguardia. Nessun danno si è mai verificato nei progetti realizzati da Po Valley in 12 anni di attività sul nostro territorio".

A Vecchia controreplico:
1) si è consapevoli che Po Valley ed Edison Gas hanno solo una joint venture (50/50%) sul permesso di ricerca "Ossola" oggi "Bernaga", che tra l'altro ha avuto origine da un accordo transattivo.
2) sul fatto che Po Valley ed Edison Gas non hanno avuto ancora autorizzazioni al permesso di ricerca, occorre precisare che:
- Po Valley è convinta fermamente di ottenere tale permesso, come il suo CEO Michael Masterman ha recentemente dichiarato anche ad alcuni giornali australiani;
- Po Valley, nonostante il già espresso e ribadito parere contrario di tutti gli Enti Locali coinvolti ha chiesto ed ottenuto una seconda sospensione dell'istruttoria da parte del Ministero dello Sviluppo Economico;
- se davvero Po Valley non intendesse, tenendo presente il parere contrario degli Enti Locali, portare avanti l'istanza non deve fare altro che rinunciarvi.
3) Po Valley ha sempre dichiarato che non può avere la certezza che nel sottosuolo ci sia gas o petrolio finché non realizza il pozzo esplorativo. In ogni caso le valutazioni geofisiche sembrano segnalare un giacimento di petrolio, che Po Valley stessa, nell'ultima presentazione per gli investitori pubblicata sul suo sito web, stima in ben 75 milioni di barili. Sugli stessi giornali australiani già citati sempre Mr. Masterman, in questi giorni, ribadisce “di ottenere la garanzia relative al permesso di estrazione per le aree di Rovagnate e Negrino, ove stimiamo esserci 95 milioni di barili di OIL (petrolio)".

lunedì 20 luglio 2009

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) contro i pozzi

La Presidente del Fondo Ambiente Italiano (http://www.fondoambiente.it/), Giulia Maria Crespi, si è dichiarata contro il progetto "Po Valley" in una intervista pubblicata oggi sul Corriere dell Sera, che potete leggere qui:
http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_20/paolo_conti_svendono_l_italia_per_far_cassa_fe2155ea-74f0-11de-95fa-00144f02aabc.shtml
Anche il Touring Club Italiano si sta interessando alla vicenda.
Riportiamo di seguito lo stralcio dell'intervista:
"A cosa si riferisce in particolare, signora Crespi?
«Ho tanti altri esempi che addolorano solo al pensarli. In Lombardia, nel cuore del parco del Curone, cioè della Brianza ancora ben conservata, un meraviglioso parco di 2.700 ettari, è pronto uno studio di fattibilità per permettere alla società australiana Australian Po Valley, per il 50% di proprietà Edison, di estrarre petrolio. Petrolio lì! Con conseguente emissione di acido solforico che avrà un’azione intossicante nell’arco di dieci chilometri, col problema dello smaltimento dei fanghi. Tutti i 21 comuni, di qualunque colore, e la provincia di Lecco protestano ma non hanno potere di bloccare il piano perché è stato dichiarato di pubblica utilità! Come si può solo immaginare tutto questo?».

Proseguono le assemblee pubbliche

Proseguono le assemblee pubbliche informative sul territorio relative alla vicenda "Po Valley".
Agli appuntamenti di mercoledì 15 luglio 2009 a Monticello Brianza, di giovedì 16 luglio 2009 a Montevecchia e di venerdì 17 luglio 2009 a Olgiate Molgora hanno preso parte un centinaio di persone per sera.
Questi sono i prossimi appuntamenti (con inizio alle ore 21):

lunedì 20 luglio 2009: Osnago, sala civica "Sandro Pertini" (vicino al Municipio)
scarica il volantino:http://www.consonno.it/povalley/doc/osnago.pdf

martedì 21 luglio 2009: Casatenovo, Villa Mariani, via Don Buttafava (Galgiana)
scarica il volantino:http://www.consonno.it/povalley/doc/casatenovo.pdf

mercoledì 29 luglio 2009: Lomagna, sala civica di via Roma

Questa la scaletta delle serate:

Introduzione dell'organizzatore

LA PROCEDURA E LA PO VALLEY
di Giovanni Zardoni

PETROLIO IN BRIANZA
opportunità, costi e rischi di Ing. Renato Ornaghi (credits Maria Rita D'Orsogna)

IL COMITATO “NO AL POZZO”
di Alberto Saccardi

Dibattito

venerdì 17 luglio 2009

Comunicato del PDL Provinciale

"La convergenza degli intenti e delle valutazioni di tutte le forze politiche, presenti in Consiglio Provinciale, in un’unica e comune mozione ha rappresentato un momento di alta responsabilità politica ed istituzionale. Dall’approvazione di questo chiaro e limpido documento di indirizzo politico ne esce rafforzata non solo la difesa del pregio ambientale del Parco di Montevecchia e della Val Curone e della stessa Brianza Lecchese, ma anche l’istituzione Provincia, che ha dimostrato di sapersi fare carico fino in fondo e responsabilmente del ruolo che le compete in materia di tutela del territorio.
Leggendo le premesse della mozione approvata - che ricalcano in larghissima parte quelle frutto dell’elaborazione politica dei gruppi PDL e LEGA -, si evince che la presa di posizione finale non è il frutto di un’oltranzista e cieca lotta ambiental-ecologista - di quelle che purtroppo hanno finito tante volte per creare inaccettabili situazioni di impasse nel nostro Paese - bensì il frutto di un’attenta valutazione dei contrapposti interessi in gioco, lo sfruttamento delle risorse energetiche, da un lato, e la tutela di un territorio di grande pregio ambientale e naturalistico che costituisce un fiore all’occhiello della nostra realtà provinciale".
Il Capo Gruppo PDL, Ermanno Buzzi
Il Consigliere Provinciale PDL, Christian Malighetti

Comunicato delle minoranze in Consiglio Provinciale

Il Consiglio provinciale dice no all’escavazione dei pozzi petroliferi, dentro e fuori dal Parco del Curone.
"Esprimiamo grande soddisfazione per il voto con cui mercoledì il Consiglio provinciale, all’unanimità, ha manifestato contrarietà all’escavazione di pozzi petroliferi, nei parchi, nelle aree protette, nelle aree sottoposte a vincolo e in tutta la Brianza lecchese.
Grazie alla nostra richiesta di integrazione dell’Ordine del Giorno del Consiglio, è stata portata in discussione la mozione preparata dal Comitato No al Pozzo, che era stata inizialmente esclusa nella prima convocazione.
La maggioranza aveva invece presentato una mozione alternativa che limitava il parere contrario esclusivamente al Parco del Curone e alle aree protette, evitando ogni espressione in merito al restante territorio della Brianza, fortemente urbanizzato ed abitato.
L’insistenza e la pressione dell’opinione pubblica, del Comitato e dei nostri Gruppi consiliari, ha indotto la maggioranza ad accogliere le proposte integrative da noi presentate - evidenziate nel testo che alleghiamo - eliminando ogni dubbio circa l’opposizione ad ogni ipotesi di ubicazione dei pozzi di ricerca e sottolineando la centralità delle fonti energetiche rinnovabili.
Dopo l’espressione di contrarietà di 25.000 cittadini, dei Consigli comunali ed ora della Provincia di Lecco, ci attendiamo una presa d’atto dell’inopportunità di proseguire con il progetto della Po Valley e ci aspettiamo che la Regione Lombardia ed il Ministero per lo Sviluppo Economico rispettino, finalmente, la volontà del territorio e archivino definitivamente le richieste di ricerca di idrocarburi “Ossola” e “Bernaga”.
Il voto è un primo passo importante ma la partita non è chiusa, occorre vigilare per evitare colpi di mano degli enti superiori, dimostratisi sin qui particolarmente sensibili agli interessi dei petrolieri.
La mobilitazione deve continuare, aumentando il numero delle firme raccolte e spiegando a tutti i cittadini quali sono i rischi e le ricadute di un pozzo petrolifero in un’area densamente abitata ed urbanizzata com’è la Brianza".
Virginio Brivio Coordinatore Gruppi Consiliari
Italo Bruseghini Capogruppo Partito Democratico
Alessandro Pozzi Capogruppo Sinistra e Libertà
Giancarlo Valsecchi Capogruppo Italia dei Valori
Rocco Cardamone Capogruppo Azione Positiva

giovedì 16 luglio 2009

Richiesta di audizione in Regione Lombardia

Dopo la delibera della Provincia, è opportuno che venga coinvolta la Regione Lombardia, anche perchè sarà l'unico Ente Locale che parteciperà al procedimento di concessione dele permesso di ricerca dopo l'ultima modifica normativa.
Il consigliere regionale Carlo Spreafico (PD) ha richiesto una audizione sull'argomento. Riportimo di seguito il suo comunicato stampa.

Petrolio nella Valle del Curone
SPREAFICO (PD): “SUBITO UN’AUDIZIONE CONGIUNTA PER AFFRONTARE LA SITUAZIONE”
La convocazione urgente di un’audizione congiunta tra commissione consiliare Attività produttive e commissione Ambiente. Il tema: il permesso di perforazioni, alla ricerca di petrolio, nel parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, concesso alla Società Po Valley dal Ministero dello Sviluppo economico. La chiede Carlo Spreafico, consigliere regionale del Pd, con una lettera inviata ai presidenti delle due commissioni “dietro sollecitazione dei sindaci del territorio”, spiega nella richiesta.
“Vorremmo riunirci possibilmente entro la fine di luglio – dice Spreafico –, per meglio capire le problematiche inerenti la delicata situazione che si è venuta a creare”.
I soggetti che Spreafico chiede di invitare all’audizione sono Alessandro Brambilla, sindaco di Olgiate Molgora, Marco Panzeri, sindaco di Rovagnate, e Paolo Strina, sindaco di Osnago, che rappresentano il coordinamento dei sindaci del territorio; Eugenio Mascheroni, presidente del parco di Montevecchia e della Valle del Curone; la Provincia di Lecco; l’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia del Ministero dello Sviluppo economico; la Società Po Valley Operation Pty Limited.

Comunicato del Presidente Daniele Nava

Il Presidente della Provincia Daniele Nava ha incontrato nel pomeriggio di mercoledì 15 luglio 2009 una delegazione del comitato No al Pozzo ed il Presidente Alberto Saccardi.
A seguito dell’incontro, il Presidente della Provincia si è detto fattivamente disposto a sostenere e perorare la causa ringraziando il Comitato per il grande supporto che stanno dando all’Amministrazione Provinciale e territoriale.
La Provincia intende partecipare attivamente, sia attraverso le iniziative riconducibili ai canali istituzionali previsti ex lege, sia attraverso il confronto con tutti gli Enti pubblici e privati che hanno inteso sviluppare il dibattito inerente la questione “Po Valley”.
Si ritiene quindi opportuno che l’adozione delle iniziative finalizzate alla ricerca di idrocarburi siano armonizzate con l’esigenza di tutelare l’ambiente ed il paesaggio, in particolare - per quanto rileva ai fini della vicenda in esame - le aree protette, tali individuate e definite con legislazione regionale.
Fra dette aree rientrano i parchi, la cui disciplina di rango regionale è attualmente in fase di revisione.
“In quest’ottica – afferma Daniele Nava - si ritiene prioritaria la difesa dell`ambiente con uno sviluppo sostenibile del territorio che non pregiudichi lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale delle popolazioni. E’ in questo contesto che si inserisce la delibera del Consiglio Provinciale che esprime la totale contrarietà a che si proceda a perforazioni esplorative all’interno delle aree protette del Territorio della Provincia di Lecco nel Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e nelle aree della Brianza lecchese, nonchè nelle aree sottoposte a specifico vincolo paesaggistico ambientale”.
“Un risultato positivo, coerente con gli obiettivi che il comitato si è prefissato – ha affermato Alberto Saccardi , presidente del Comitato NO al Pozzo - Un sincero ringraziamento a tutti i consiglieri provinciali, ai capigruppo ed al presidente per essersi espressi all’unanimità su un tema così importante e delicato per il nostro territorio.”

Comunicato del Comitato "No al Pozzo nel Parco del Curone"

Montevecchia, 16 luglio 2009
Il Comitato “No al pozzo nel Parco del Curone” esprime soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio Provinciale di un O.d.G. contro le perforazioni. La votazione avvenuta ieri ci conforta sia per la chiara presa di posizione a livello provinciale contro il progetto di trivellazione del Parco, con l’importante estensione a tutta la Brianza lecchese, sia per il carattere di unitarietà della decisione, frutto, come affermato dallo stesso Presidente Nava, della collaborazione e del confronto con il Comitato e tra le forze di maggioranza e minoranza.
Dopo la manifestazione di domenica alla Bagaggera (oltre 2000 persone, 26 amministrazioni comunali, una decina di associazioni, 1.300 firme alla petizione raccolte) e la scelta politica del consiglio provinciale, abbiamo un’ulteriore conferma della volontà della maggioranza dei cittadini e dei loro rappresentanti di impegnarsi per la salvaguardia del nostro territorio.
Siamo consapevoli che il percorso che abbiamo davanti è ancora lungo, ma la percezione di essere parte di un gruppo compatto rafforza il nostro impegno nel continuare a batterci in ogni modo perché non venga realizzato nessun pozzo né nel Parco, né fuori dal Parco.
Ricordiamo che le iniziative del Comitato continuano con la partecipazione nei prossimi giorni alle assemblee pubbliche organizzate da diversi Comuni: questa sera a Montevecchia, il 17 a Olgiate Molgora, il 20 a Osnago, il 21 a Casatenovo.
Comitato “No al pozzo nel Parco del Curone”

Il Consiglio Provinciale è contro la ricerca di petrolio in Provincia di Lecco con voto unanime

Dopo una lunga giornata di mediazioni dalla sala consiliare della Provincia di Lecco è arrivata ieri sera la notizia più attesa: il Consiglio Provinciale ha trovato l'accordo unanime su una delibera che esprime assoluta contrarietà alle trivellazioni alla ricerca del petrolio in tutta la Provincia.
Un risultato "bipartisan" e di peso, a lungo ricercato e molto importante, dopo la delibera, anch'essa unanime, dell'Assemblea Consortile del Parco del Curone di lunedì scorso.
Anche i vari Comuni del meratese e del casatese, sia di centrosinistra che di centrodestra, si sono impegnati ad approvare una delibera in tal senso. Con la delibera di ieri sera il Consiglio Provinciale ha espresso "la totale contrarietà a che si proceda a perforazioni esplorative all'interno delle aree protette del territorio della Provincia di Lecco e, in particolare, nel Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e nelle aree della Brianza Lecchese, nonchè nelle aree sottoposte a specifico vincolo paesaggistico ambientale apposto con Decreto Ministeriale del 1967".
Potete trovare la delibera completa in .pdf a questo link:
http://www.consonno.it/povalley/doc/odg.pdf
Il territorio si sta unendo intorno all'importante obiettivo di respingere l'iniziativa di Po Valley ed Edison: forte anche della importante partecipazione dei cittadini (oltre 20 mila) alla petizione promossa dal Comitato "No al Pozzo".
Anche le assemblee pubbliche informative sono affollate. Dopo Cernusco Lombardone e Monticello Brianza, oggi, giovedì 16 luglio 2009, sarà la volta di Montevecchia (Casetta Bis di via del Fontanile, zona impianti sportivi, ore 21) e domani, venerdì 17 luglio 2009, di Olgiate Molgora (sala civica di viale Sommi Picenardi, ore 21).

mercoledì 15 luglio 2009

Daniele Nava incontra il Comitato e la minoranza in vista del Consiglio Provinciale

Il Presidente della Provincia di Lecco Daniele Nava ha chiesto oggi di incontrare, in vista del Consiglio Provinciale previsto per le 18.30 all'ordine del giorno del quale vi sono due mozioni (l'una della maggioranza e l'altra della minoranza) sulla richiesta "Po Valley", il Presidente del Comitato "No al Pozzo", Alberto Saccardi.
L'incontro è avvenuto nel pomeriggio e Saccardi ha ribadito a Nava la necessità che la delibera del Consiglio Provinciale tuteli dalle perforazioni tanto le aree all'interno che all'esterno dei Parchi. L'attuale delibera proposta dal Comitato e fatta propria dalla minoranza di centrosinistra va in questa direzione, mentre quella proposta ieri in alternativa dalla maggioranza di centrodestra chiedeva la tutela delle sole aree all'interno dei Parchi.
Prima del Consiglio Provinciale si è tenuto anche un incontro tra Nava e la minoranza allo scopo di raggiungere una intesa su una delibera comune: l'accordo è auspicabile in quanto è opportuno che la battaglia, dopo le smagliature avvertite a Roma, venga portata avanti in modo trasversale almeno fino al livello provinciale e, spero di non chiedere troppo, regionale. Ma questa è un'altra storia.
La maggioranza sembra disponibile ad inserire nell'ordine del giorno oltre alla richiesta di tutela per i Parchi anche per "le aree limitrofe" ma la minoranza chiede che la tutela venga estesa perlomeno a tutta la Brianza lecchese.
Ulteriori aggiornamenti nelle prossime ore e durante l'assemblea pubblica prevista per le 21 a Monticello Brianza.

Invito al Consiglio Provinciale di oggi, mercoledì 15 luglio 2009, a Lecco

Nella serata di oggi si terrà, alle ore 18.30, presso il palazzo della Provincia posto nella piazza della stazione ferroviaria di Lecco il Consiglio Provinciale.
All'ordine del giorno è prevista la discussione di due mozioni riguardanti la vicenda "Po Valley", l'una della minoranza (centrosinistra) ed una della maggioranza (PDL e Lega Nord). Le due mozioni, come potete leggere qui sotto, sono estremamente ed oggettivamente diverse.
La mozione della minoranza, è quella in sostanza proposta dal Comitato "No al Pozzo" e deliberata lunedì sera dall'Assemblea Consortile del Parco del Curone, e chiede l'immediata archiviazione della istanza di ricerca "Bernaga", proponendo che non siano autorizzate perforazioni petrolifere in tutta la Provincia di Lecco.
Eccola:
http://www.consonno.it/povalley/doc/mozionemin.pdf

La mozione della maggioranza pone la salvaguardia solo nel territorio dei Parchi Regionali, lasciando di fatto campo libero a "Po Valley" per le aree esterne ai Parchi.
Eccola:
http://www.consonno.it/povalley/doc/mozionemag.pdf

Come si è già detto l'incidenza di una perforazione petrolifera è eccessiva per tutto il territorio provinciale, non solo per il Parco. Non resta che sperare nel buon senso e che passi una delibera che vada nella direzione richiesta dal Comitato.
I Sindaci del meratese ed alcuni membri del Comitato si recheranno a Lecco per assistere al Consiglio Provinciale (la seduta è pubblica). Tutte le persone che hanno a cuore il problema e possono recarsi a Lecco lo facciano: con il treno sono sufficienti da Cernusco Lombardone solo 23 minuti e ci si trova esattamente davanti al palazzo della Provincia.

Ricordiamo infine l'appuntamento di questa sera per l'assemblea pubblica presso la biblioteca comunale di Monticello Brianza, in via Sirtori n. 12, alle ore 21.

Intervento del Consigliere Provinciale Alessandro Pozzi

Riportiamo di seguito un intervento del Consigliere Provinciale di "Sinistra e Libertà" Alessandro Pozzi sul tema "Po Valley", in vista del Consiglio Provinciale di questa sera.
"In seguito all'approvazione del ddl 1441 e alla bocciatura dell'emendamento presentato dalla Sen. Mazzucconi, la battaglia per la difesa del territorio ha più che mai assunto un carattere eminentemente politico, rivelando le vere intenzioni delle forze di maggioranza che, dopo aver gridato alla "bufala" ed aver speso parole per la tutela del territorio in sede di campagna elettorale, si trovano ora a sostenere posizioni parziali che lasciano intendere senza troppe sfumature la possibilità di installare impianti per la ricerca di idrocarburi nelle aree esterne al perimetro del parco.
In data 29/6, il Comitato "No al Pozzo di petrolio nella Valle del Curone" ha inoltrato in Provincia e ai Comuni del Parco, una proposta di delibera che richiede di "esprimere parere negativo in merito alla possibilità di installazione di pozzi per la ricerca di idrocarburi nella Valle del Curone e nel territorio della Brianza lecchese e di fare pressione presso la Regione Lombardia ed il Ministero per lo Sviluppo Economico affinchè la pratica venga definitivamente archiviata". Lo stesso testo è stato votato lunedì scorso dall'Assemblea del Parco del Curone, mentre gran parte dei Consigli Comunali del meratese lo approveranno prima della pausa estiva: si tratta, nei fatti, di un OdG "neutro e minimalista", privo di qualsivoglia riferimento agli accadimenti politici dell'ultima settimana.
Nonostante questo, la maggioranza guidata da Nava ha inteso ignorare la delibera del Comitato (che è poi stata riproposta dalle forze di minoranza in virtù dell'art. 51 c.2 c.3 del Regolamento del Consiglio provinciale che consente l'inserimento di deliberazioni non previste all'OdG), presentanto oggi una proposta di delibera alternativa, di cui si riporta di seguito il testo:

http://www.consonno.it/povalley/doc/mozionemag.pdf


Come è possibile constatare dal testo della delibera, dopo le iniziali considerazioni sulla "dipendenza energetica dell'Italia dagli altri Paesi europei" e sulla necessità di "sviluppare strutture idonee ad ampliare lo sfruttamento delle risorse energetiche presenti sul territorio" (non vi è cenno delle fonti energetiche rinnovabili!) viene espressa "contrarietà a che si proceda a perforazioni esplorative all'interno delle aree protette del territorio della Provincia di Lecco".
Se questa dovesse essere confermata quale linea politica dell'attuale maggioranza, i rischi che gli impianti di ricerca ed estrazione vengano installati nelle aree direttamente adiacenti al territorio del parco si fanno più che concreti: considerando infatti il perimetro previsto dall'istanza di perforazione in capo a Po Valley, in relazione al perimetro tutelato dal Parco, le aree disponibili si limiterebbero a poche zone, prime tra tutte quelle inserite nei Comuni di Merate, Cernusco Lombardone ed Olgiate Molgora.
Nel tardo pomeriggio di oggi, la maggioranza consiliare ha chiesto un incontro con i rappresentanti dell'opposizione (l'incontro si terrà nel pomeriggio di mercoledì) per cercare di trovare un accordo unitario sul testo della delibera. Guardando favorevolmente all'opporunità presentata, ritengo che un eventuale nuovo testo non possa comunque prescindere dal considerare quali oggetto di tutela anche le aree esterne al perimetro del Parco, essendo l'intero territorio della Brianza lecchese inadeguato ad ospitare un intervento di questa natura.
Dopo aver partecipato in massa alla manifestazione di domenica scorsa, i Sindaci del meratese e i rappresentanti del Comitato prenderanno parte al Consiglio provinciale che si terrà mercoledì pomeriggio, dando ulteriore prova della volontà di difendere fino in fondo il territorio dei nostri Comuni, esercitando -per quanto possibile- una funzione di pressione, informazione e controllo.
Dopo gli eventi delle ultime due settimane, appare però lampante quali siano le posizioni in campo: chi è schierato per la difesa del territorio e chi con "poche parole e molti fatti" (così recitava lo slogan pre-elettorale di Nava) ne mette a repentaglio l'incolumità".
Alessandro Pozzi
Capogruppo di Sinistra e Libertà in Consiglio Provinciale

martedì 14 luglio 2009

Ecco l'ordine del giorno del Senatore Lorenzo Bodega accolto dal Governo

Sinceramente avevo cercato nel resoconto stenografico l'ordine del giorno che il Sen. Lorenzo Bodega (Lega Nord) ha citato nel suo intervento di replica alla Sen. Daniela Mazzuconi (PD) ("Credo che il Governo - aveva detto Bodega - dichiarando di accogliere l'ordine del giorno G100 da me presentato") ma non l'avevo trovato. Se Bodega me lo avesse inviato lo avrei sicuramente pubblicato. Oggi l'ordine del giorno è stato pubblicato da http://www.merateonline.it/ e pertanto lo ripropongo in questo post.

Ordine del Giorno n. G100 al DDL n. 1195-B (BODEGA)
Non posto in votazione in quanto accolto dal Governo

"Il Senato:
premesso che,
- il collegato alla finanziaria in materia di energia, tra i vari interventi, modifica ed integra la disciplina in materia di permesso di ricerca e concessione di coltivazione degli idrocarburi;

- le modifiche apportate al testo vigente intervengono in primo luogo nell`eliminare le amministrazioni locali dalla partecipazione al procedimento unico per il rilascio del permesso di ricerca di idrocarburi in terraferma a cui partecipano, invece, le amministrazioni statali e regionali competenti;
- tale esclusione, tuttavia, è in parte compensata dal coinvolgimento degli enti locali nel procedimento unico previsto per il rilascio dell`autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo e alla costruzione degli impianti e delle opere connesse;

-la nuova disciplina, infatti, stabilisce che l`autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo e alla costruzione degli impianti e delle opere connesse, è concessa a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano la regione e gli enti locali interessati, attraverso la convocazione di una conferenza di servizi;
- il parere degli enti locali risulta quindi obbligatorio, ma non vincolante, per poter autorizzare l`apertura di un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi in terraferma;
- le autorità locali, chiamate ad esprimere il proprio parere sull`apertura del pozzo esplorativo, sono tuttavia escluse dal procedimento per la concessione del permesso di coltivazione degli idrocarburi in terraferma;
- la nuova normativa crea, pertanto, una situazione di incertezza sul ruolo riconosciuto alle amministrazioni territoriali in merito al rilascio del permesso di ricerca e concessione di coltivazione degli idrocarburi;
- i comuni di Rovagnate e di Olgiate Molgora ed gli altri territori ubicati all`interno del Parco della Valle del Curone, sono fortemente interessati dai risvolti applicativi della suddetta normativa e al contempo preoccupati di vedersi riconosciuto un ruolo marginale nei descritti procedimenti:
- è fondamentale che i territori competenti possano esprimere pareri e giudizi in merito a determinate operazioni che vanno ad intaccare ambiti da sempre tutelati dal punto di vista paesaggistico e ambientale; è per tali ragioni che le stesse amministrazioni territoriali hanno rinunciato all`inserimento all`interno del parco di attività economiche impattanti, puntando invece allo sviluppo di attività ricettive leggere per le famiglie e i turisti;
impegna il Governo:
- a coinvolgere sempre, al di là dell`interesse generale e della normativa nazionale, intervenuta per tutelare la ricerca di fonti energetiche, le realtà locali che sono l`espressione più diretta della volontà delle nostre popolazioni e dei nostri territori".

Il Parco del Curone all'unanimità approva la delibera proposta dal Comitato

Nella serata di ieri, lunedì 13 luglio 2009, si è svolta a Montevecchia l'Assemblea Consortile del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Erano presenti i rappresentanti dei dieci comuni che fanno parte del Consorzio: Rovagnate, Montevecchia, Olgiate Molgora, Sirtori, Perego, Missaglia, Osnago, Lomagna, Cernusco Lombardone e Viganò. L'Assemblea Consortile ha deliberato con voto unanime (quindi sia dei comuni di centrosinistra che di centrodestra) la delibera proposta che in sostanza chiede di:
"- di confermare con il proprio voto il parere negativo già più volte espresso in precedenza dagli enti locali, sulla base delle motivazione e delle criticità già evidenziate, che qui si intendono integralmente ribadite;
- di chiedere a Regione Lombardia e Ministero dello Sviluppo Economico l’archiviazione definitiva delle richieste di ricerca idrocarburi liquidi e gassosi denominate “Ossola” e “Bernaga”;
- di chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di prendere atto in maniera definitiva della assoluta contrarietà dei Comuni, della Provincia e del Parco, nonchè della oggettiva insostenibilità di ogni ipotesi di ricerca di idrocarburi in Provincia di Lecco, considerando definitivamente chiusa ogni ipotesi al riguardo;
- di trasmettere il presente provvedimento al Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per la competitività Direzione Generale per l’energia e le risorse minerarie, Ufficio Nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia, Via Molise 2 Roma;
- di trasmettere, altresì, il presente provvedimento alla Regione Lombardia, Direzione Generale territorio e urbanistica, U.O. programmazione integrata e valutazioni di impatto-struttura valutazione di impatto ambientale, Via Sassetti, 32/2 Milano;

- di trasmettere per conoscenza copia della presente deliberazione al Ministro dello Sviluppo Economico On. Claudio Scajola.
- di trasmettere copia della presente deliberazione al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché, con il suo alto intervento, garantisca la tutela dei cittadini e del territorio".

La Provincia di Lecco ed il Comune di Merate non fanno ancora parte effettiva del Consorzio ma mentre la Provincia è risultata assente il Comune di Merate era presente con il Sindaco Andrea Robbiani che ha confermato l'intenzione di portare la delibera anche nel Consiglio Comunale di Merate, ulteriormente rafforzata. Tutti i Comuni presenti hanno confermato l'intenzione di portare la delibera nei Consigli Comunali.
Il Consigliere Provinciale Alessandro Pozzi, presente quale rappresentante del Comune di Osnago, ha invece informato l'Assemblea Consortile che la proposta di deliberazione del Comitato non è stata messa all'ordine del giorno del Consiglio Provinciale di mercoledì 15 giugno 2009. Le forze della minoranza ne hanno chiesto ed ottenuto l'inserimento all'ordine del giorno ma pare che le forze della maggioranza abbiamo presentato una propria deliberazione al riguardo. Nella giornata di oggi si dovrebbe avere qualche informazione in più al riguardo.

lunedì 13 luglio 2009

Il territorio è unito contro la "Po Valley": duemila cittadini a Bagaggera

Sono stati almeno duemila i cittadini (un evidente scorcio della folla è visibile nella foto qui sopra, tratta da http://www.merateonline.it/) che hanno raggiunto ieri la località Bagaggera di Rovagnate per manifestare contro i pozzi di petrolio che "Po Valley" ed Edison vogliono realizzare del cuore del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Insieme a loro sono arrivati i rappresentanti di ben 23 comuni del meratese, sia di centrosinistra che di centrodestra, tre parlamentari del PD (i Senatori Antonio Rusconi e Daniela Mazzuconi e la deputata Lucia Codurelli), il Presidente del Parco del Curone Eugenio Mascheroni, mentre erano assenti la Provincia di Lecco e i parlamentari di centrodestra.
La reazione del territorio, che è quella che più conta, è unita, al di là di ciò che è successo a Roma la scorsa settimana. Il messaggio che è salito al cielo da Bagaggera ieri pomeriggio è stato chiaro: combattiamo la battaglia sui tavoli e con gli incartamenti finchè la battaglia resta su questo piano, ma se ci fosse una sconfitta dal punto di vista della procedura i sindaci ed i cittadini sono pronti a fermare le trivelle personalmente, con le barricate. Anche ieri è stato fatto notare che arrivare alle barricate significherebbe essere stati sconfitti. Le iniziative del Comitato "No al pozzo", come ha spiegato il Presidente Alberto Saccardi, vanno nella direzione di fare archiviare il procedimento aperto da "Po Valley" e di informare la popolazione sui rischi delle perforazioni petrolifere: ma se tutto andrà avanti lo stesso non resterà che pensare alle barricate.
La Senatrice Mazzuconi appena rientrerà a Roma porrà di nuovo la questione in sede della Commissione Ambiente del Senato per ottenere una audizione da "Po Valley".
Riportiamo di seguito la rassegna stampa della manifestazione "Piantiamo alberi non trivelle", che oltre che dalla stampa locale è stata seguita anche dal TG3 regionale, dal Corriere della Sera e da Repubblica.
Merateonline:
La Provincia di Lecco:
Corriere della Sera:


venerdì 10 luglio 2009

12 luglio 2009: "Piantiamo alberi non trivelle"

Grande manifestazione a Cascina Bagaggera di Rovagnate domenica 12 luglio 2009 a partire dalle ore 16.30. Partecipiamo numerosi e diffondete l'evento.
Potete scaricare la locandina a questo link:
http://www.consonno.it/povalley/doc/bagaggera12luglio.jpg

Assemblee informative pubbliche sul territorio

Allego il calendario aggiornato delle assemblee pubbliche informative sul territorio relative alla vicenda "Po Valley". Altre date sono in fase di organizzazione, tra le quali una a Merate. Ci sarà anche un intervento presso il Lions Club martedì 14 luglio 2009 a cura di Alberto Saccardi e dell'ing. Renato Ornaghi.
Lunedì 13 luglio 2009 alle ore 21 si terrà invece l''Assemblea Consortile del Parco del Curone, presso la sede di Cascina Butto a Montevecchia, che voterà la delibera proposta dal Comitato a Comuni e Provincia.
Ecco le assemblee già fissate, con inizio alle ore 21:

mercoledì 15 luglio 2009: Monticello Brianza, Biblioteca Comunale via Sirtori n.12
scarica il volantino:
http://www.consonno.it/povalley/doc/monticello.pdf

giovedì 16 luglio 2009: Montevecchia, Casetta Bis di via del Fontanile (zona impianti sportivi)

venerdì 17 luglio 2009: Olgiate Molgora, sala civica in viale Sommi Picenardi
scarica il volantino:
http://www.consonno.it/povalley/doc/olgiate.pdf

lunedì 20 luglio 2009: Osnago, sala civica "Sandro Pertini" (vicino al Municipio)

martedì 21 luglio 2009: Casatenovo, Villa Mariani

mercoledì 29 luglio 2009: Lomagna, sala civica di via Roma

Questa la scaletta delle serate:
Introduzione dell'organizzatore
LA PROCEDURA E LA PO VALLEY
di Giovanni Zardoni
IL COMITATO “NO AL POZZO”
di Alberto Saccardi
PETROLIO IN BRIANZA
opportunità, costi e rischi
di Ing. Renato Ornaghi (credits Maria Rita D'Orsogna)
Dibattito

Il Ministero dello Sviluppo Economico conferma: Enti Locali fuori da prima fase

La funzionaria referente al Ministero per lo Sviluppo Economico della pratica "Ossola", Maria Rita Mancuso, mi ha cortesemente risposto, questa mattina, confermando la mia interpretazione. Con la pubblicazione della nuova Legge sulla Gazzetta Ufficiale gli Enti Locali non parteciperanno più alla procedura di autorizzazione del "permesso di ricerca". Resta invece la competenza per l'autorizzazione del pozzo esplorativo, per il quale è stata richiesta la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale in Regione Lombardia e per l'eventuale coltivazione.
Occorre ora che i cittadini diano, come stanno facendo, un grande appoggio alle Amministrazioni Locali. L'invito è di venire in tantissimi a Bagaggera domenica pomeriggio, per dare un chiaro segnale.
Questo pomeriggio Punto Radio Bologna (http://www.puntoradio.tv/) ha dedicato una trasmissione alla questione petrolifera in Italia. Sono stati ospiti la dottoressa Maria Rita d'Orsogna, il Vicesindaco di Cernusco Lombardone Giovanni Zardoni, il Presidente del Comitato Alberto Saccardi e il Vicesindaco di Merate Massimiliano Vivenzio.
Potete ascoltare la registrazione della trasmissione radiofonica qui:
http://www.antonioamorosi.it/?p=1020

giovedì 9 luglio 2009

Il Senato ha approvato la nuova Legge sulla ricerca degli idrocarburi: cosa cambia

Dal sito del Senato: "Il Senato ha definitivamente approvato quest mattina, in quarta lettura, il ddl n. 1195-B recante disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia. Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria e nato come stralcio dell'ultima legge finanziaria, è stato fortemente modificato nel corso dei diversi passaggi nelle Commissioni di merito e in Assemblea. In sede di dichiarazioni di voto finali, il sen. Fosson (UDC-SVP-Aut) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo (con l'eccezione del sen. Peterlini, nettamente contrario al nucleare), malgrado alcune perplessità sulle norme relative all'energia nucleare". Hanno poi votato a favore Lega Nord e PDL. Hanno votato contro Partito Democratico ed Italia dei Valori.
La Legge sarà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, presumibilmente nella giornata di domani. Nei prossimi giorni analizzeremo molto attentamente cosa cambia nel processo autorizzativo dell'istanza della "Po Valley": la normativa infatti si applica anche ai procedimenti in corso.
Credo infatti sia necessario chiarire un pò di aspetti. A grandi linee è successo questo. Il procedimeto autorizzativo per un pozzo di idrocarburi (gas o petrolio) prevede percorsi diversi per ricerche in terraferma e ricerche in mare. Concentriamoci sul primo caso.
Ci sono tre fasi:
1) permesso di ricerca
2) autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo
3) autorizzazione alla coltivazione.
Secondo la vecchia normativa tutte e tre le fasi autorizzative seguivano un procedimento secondo la Legge 241/90 al quale partecipavano gli Enti Locali, la Regione e lo Stato. In caso di parere negativo degli Enti Locali il Governo poteva motivatamente comunque autorizzare.
La maggior parte dei procedimenti venivano bloccati nella fase del permesso di ricerca. Con la nuova norma gli Enti Locali non partecipano più alla prima fase, mentre partecipano ancora alle fasi 2) e 3).
Attualmente Po Valley ha in fase di autorizzazione il permesso di ricerca (prima fase) e la Valutazione di Impatto Ambientale sull'eventuale pozzo esplorativo (da realizzarsi in caso di autorizzazione al permesso di ricerca). Gli Enti Locali oggi partecipano ad entrambe le autorizzazioni, con la nuova norma sarnno fuori dal procedimento autorizzativo del permesso di ricerca, per il quale è stata concessa la proroga.
Capisco che la materia è un pò ostica, ma vi invito a leggere questo stralcio del fascicolo al Senato per capirci di più.
Ecco qua:
http://www.consonno.it/povalley/doc/dossier.pdf
Nel frattempo ho già posto, come Vicesindaco di Cernusco Lombardone, la questione al Ministero dello Sviluppo Economico per capire quale atteggiamento terranno: vi informo di eventuali risposte.

mercoledì 8 luglio 2009

Leggete e meditate: la cronaca al Senato

Riporto tale e quale il resoconto stenografico della bocciatura dell'0rdine del giorno presentato dall'On. Daniela Mazzuconi (PD), che trovate nei post precedenti. Non aggiungo nessun commento, il resoconto stenografico è fedele, fin troppo fedele... A voi ogni altra considerazione


PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno G27.106.
MAZZUCONI (PD). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAZZUCONI (PD). Signor Presidente, leggo una dichiarazione non mia.
"La notizia secondo cui il Ministero delle attività produttive avrebbe consentito ad un'azienda australiana di effettuare perforazioni nel Parco regionale di Montevecchia e Valle del Curone è ancora da verificare e in questo senso intendo chiedere informazioni al ministro Scajola. Tuttavia, nel caso in cui questa notizia venisse confermata" - e lo è - "va da sé che tutta la Lega sarebbe fortissimamente contraria. Il Parco del Curone è un ambiente incontaminato, all'interno del quale gli abitanti non sono nemmeno liberi di scegliere le piante per il giardino della propria abitazione, perché soggetti alle scelte del Parco. È chiaro che queste trivellazioni sarebbero del tutto incompatibili con la bellezza del paesaggio". (Applausi dal Gruppo PD).
Allora, la dichiarazione è del senatore Castelli, che mi risulta ancora componente autorevole di questo Governo, se non è intervenuto qualche cambiamento. In Commissione, i senatori Bodega e Monti hanno addirittura chiesto di firmare il nostro ordine del giorno.
Vorrei sapere come fanno tutti i senatori che abitano in quella zona o nelle vicinanze a rientrare a casa dopo tutte le dichiarazioni che hanno rilasciato. Come fanno a tornare a casa? (Commenti dai Gruppi PdL e LNP). Adesso parlo io: vorrei capire come si fa. (Brusìo).
PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia, lasciamo concludere la senatrice Mazzuconi.
MAZZUCONI (PD). Il mio ordine del giorno trascrive alla lettera una delibera del Consorzio di gestione del Parco, nel quale siedono i sindaci, non tutti del PD, dei Comuni di Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Perego, Rovagnate, Cernusco Lombardone, Lomagna, Osnago, Sirtori e Viganò. Mi dovete spiegare com'è possibile che in quelle zone si continui a dire che qualcuno vince perché è radicato sul territorio e qualcuno perde perché non lo è. Credo che in quelle zone si raccontino tante belle storie e qui non si abbia neppure il coraggio di accogliere un ordine del giorno che ripete semplicemente un deliberato del Consorzio del Parco, nel quale siedono sindaci del PdL, della Lega e del PD.
A questo punto, mi chiedo perché il senatore Castelli abbia dichiarato che tutta la Lega sarebbe fortissimamente contraria all'ipotesi di trivellazione all'interno del parco naturale, non in una zona industriale. Stiamo parlando di un parco naturale che, come sapete, si trova al centro di una delle zone più intensamente urbanizzate della Lombardia. (Applausi ironici dal Gruppo PdL. Commenti dal Gruppo LNP).
L'ho già detto ai senatori Bodega e Monti. Questo parco è incastonato all'interno di una serie di Province che distano pochissimo dal parco. Sarebbe un peccato se ciò accadesse in una zona oggi così importante non solo paesaggisticamente. Non vi sto parlando delle sorgenti pietrificanti, non ho intenzione di intrattenere il Senato su questo. Sto parlando semplicemente dello sviluppo di un'agricoltura di qualità e di una industria agroturistica. E mi dite che questo ordine del giorno non è accoglibile!
Signor Presidente, chiedo che l'ordine del giorno G27.106 venga votato mediante procedimento elettronico; ciascuno poi a casa propria giocherà le proprie carte! (Vivi applausi dal Gruppo PD. Applausi ironici dal Gruppo PdL).
BODEGA (LNP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BODEGA (LNP). Signor Presidente, le esternazioni della senatrice Mazzuconi mi sembrano un po' esagerate. La Lega difende il territorio ed è per il territorio, per le decisioni locali, per il rispetto degli enti locali. (Commenti dal Gruppo PD).
Credo che il Governo, dichiarando di accogliere l'ordine del giorno G100 da me presentato, che nelle premesse evidenzia la necessità che nell'ambito di tali procedure, la Regione stipuli un accordo con gli enti locali per poter procedere poi, in armonia con il Governo centrale, a dare parere favorevole al rilascio di autorizzazioni di escavazioni in aree vincolate dal punto di vista paesaggistico e ambientale, abbia dimostrato quanta attenzione è riservata al rispetto delle autonomie locali e la volontà di coinvolgere gli enti locali su determinate scelte.
Senatrice Mazzucconi, io vado a casa sempre a testa alta, convinto di avere fatto il mio dovere di parlamentare del territorio (Applausi dal Gruppo LNP), ma anche di aver rispettato uno dei principi base della Lega, e cioè la tutela territoriale. Signor Presidente, annuncio che non parteciperò al voto di questo ordine del giorno... (Vivaci commenti dal Gruppo PD). Benissimo, allora visto che sono stato provocato, voterò contro questo ordine del giorno. (Commenti dal Gruppo PD).
PRESIDENTE. Invito il senatore Segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice Mazzucconi, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.
(La richiesta risulta appoggiata).
Votazione nominale con scrutinio simultaneo
PRESIDENTE. Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'ordine del giorno G27.106, presentato dalla senatrice Mazzucconi e dal senatore Della Seta.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Il Senato non approva. (v. Allegato B).

Bocciato anche l'ordine del giorno al Senato

L'ordine del giorno riportato qui sotto, di cui vi riallego per comodità la proposta di delibera, è stato bocciato con il voto contrario della Lega Nord e del PDL: francamente non so a questo punto come si possa motivare questa votazione. Daniela Mazzuconi (PD) ha motivato con partecipazione questo Ordine del Giorno, mentre Lorenzo Bodega (Lega Nord) ha fatto un intervento nel quale non è entrato nel merito annunciando però una sua astensione. Il Senato ha rumoreggiato e Bodega ha deciso di votare contro. Non appena sarà disponibile il resoconto stenografico lo pubblico, in modo che ognuno possa trarre le proprie conclusioni.
La proposta di delibera:
"Il Senato impegna il Governo:a rivedere la predetta autorizzazione, tenendo conto di quanto espresso dagli Enti Locali (Comuni di Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Perego, Rovagnate, Cernusco Lombardone, Lomagna, Osnago, Sirtori, Viganò), dalla Provincia di Lecco e dal Consorzio di Gestione del Parco, allo scopo di tutelare un’area che rappresenta un polmone in un territorio altamente antropizzato e urbanizzato, considerando altresì il fatto che si tratta di una piccola “isola” collocata al centro della Lombardia, non collegata ai siti tradizionalmente considerati per le estrazioni petrolifere e di gas metano".

Ultim'ora da Roma: ordine del giorno al Senato

Sarà interessante vedere come andranno queste votazioni. Qui non si parla si un argomento generale come alla Camera la scorsa settimana ma proprio del caso "Po Valley": credo che non ci siano scuse per non votarlo. Riporto di seguito il comunicato che ho ricevuto.

TRIVELLAZIONI NEL PARCO DEL CURONE - COMUNICATO STAMPA
La Senatrice Daniela Mazzuconi (PD) oggi ha presentato in commissione attività produttive, in occasione del dibattito sul disegno di legge in materia di energia, un ordine del giorno sulla questione delle trivellazioni nel Parco del Curone, dichiarando che la politica deve rispondere con atti concreti ai problemi dei territori e dei cittadini che vi abitano. L'ordine del giorno verrà discusso oggi anche nell'aula del Senato e sarà interessante vedere come si posizioneranno le varie forze politiche.
La Senatrice Mazzuconi auspica un'adesione ampia in modo che il Governo accolga l'ordine del giorno dando così una risposta agli enti locali coinvolti e a tutti i cittadini che si sono così prontamente mobilitati.

TESTO ORDINE DEL GIORNO -A.S. 1195

Il Senato,
Premesso che:

- la Società Po Valley Operations Pty Ltd di Roma ha avuto autorizzazione dal Ministero per lo Sviluppo Economico per proseguire la ricerca di idrocarburi su un’area di circa 31 Kmq, che include buona parte del territorio del Parco di Montevecchia e Valle del Curone ed in particolare la valle del Curone e la Località Fornace di Bagaggera;
- che all’interno del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, già istituito con legge regionale 77/83, è stata riconosciuta dalla Legge Regionale 13 del 7/4/2008 l’area di Parco Naturale, e che pertanto vi sono vietate le attività estrattive, in coerenza con quanto disposto dalla l.394/91, legge quadro dello Stato sulle aree protette;
- che parte del Parco è altresì identificato come Sito di Interesse Comunitario n. IT2030006, e quindi oggetto di tutela da parte dell’Unione Europea nell’ambito di Rete Natura 2000, per l’unicità dei valori naturalistici ivi presenti nel contesto dell’Italia nord-occidentale;
- che detta area protetta nasce da una programmazione di tutela del territorio di almeno 30 anni da parte delle Amministrazioni Comunali e dei cittadini del territorio interessato;
- che oltre che un luogo di tutela naturalistica il Parco è oggi anche sede di un’agricoltura di qualità e di attività agrituristica, che concorrono all’economia della zona e al mantenimento del paesaggio;
- che alcuni anni fa l’AGIP presentò un progetto per la realizzazione di un pozzo petrolifero nell’area della Fornace a Rovagnate, progetto che non venne autorizzato a causa delle criticità che produceva nell’ambiente in cui doveva essere realizzato e che venne bocciato dal Ministero dell’Ambiente con un devreto del 6 Giugno 2001;
- che la società Po Valley Operation ha ripresentato progetto analogo denominato “Ossola”, che presenta tutte le criticità già sollevate dal progetto AGIP;
- che il Ministero dello Sviluppo Economico, ignorando le prese di posizione degli Enti Locali, ha concesso alla Po Valley a soli tre giorni dalla decadenza della concessione, che scadeva il 30 Aprile, la riperimetrazione della zona interessata dalle perforazioni e la proroga di altri 16 mesi delle operazioni preliminari di studio e la ridenominazione dell’autorizzazione da “Ossola” a “Bernaga”, chiedendo alla Regione Lombardia l’attivazione della procedura di VIA;
- che le criticità già sollevate per il progetto AGIP sono tutt’ora presenti ed amplificate nel progetto “Bernaga” che più non tiene conto dell’ultima classificazione a “Parco Naturale”;
- che la nuova perimetrazione è collocata per più della metà nel territorio del Parco Naturale;
- che l’attività estrattiva causerebbe un mutamento sostanziale nell’ecosistema e nell’economia agricola di qualità dell’intera zona;

impegna il Governo:

a rivedere la predetta autorizzazione, tenendo conto di quanto espresso dagli Enti Locali (Comuni di Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Perego, Rovagnate, Cernusco Lombardone, Lomagna, Osnago, Sirtori, Viganò), dalla Provincia di Lecco e dal Consorzio di Gestione del Parco, allo scopo di tutelare un’area che rappresenta un polmone in un territorio altamente antropizzato e urbanizzato, considerando altresì il fatto che si tratta di una piccola “isola” collocata al centro della Lombardia, non collegata ai siti tradizionalmente considerati per le estrazioni petrolifere e di gas metano.

Mazzuconi, Della Seta (PD)

domenica 5 luglio 2009

Martedì 7 luglio 2009 la nuova Legge torna al Senato

Nel pomeriggio di martedì 7 luglio 2009 la nuova Legge che comprende le nuove norme per la ricerca di idrocarburi torna al Senato. Ci sono poche speranze di modifica perchè pare che il testo, che arriva al Senato addirittura in quarta lettura, sia blindato e potrebbe esserci il ricorso al voto di fiducia.
Ricordiamo che secondo il nuovo testo gli Enti Locali vengono esclusi dal procedimento autorizzativo del permesso di ricerca di idricarburi (esclusa la perforazione del pozzo esplorativo) mentre sono ancora coinvolti nel procedimento per l'autorizzazione alla perforazione di un pozzo esplorativo oltre che per la eventuale coltivazione. Con la vecchia normativa l'Ente Locale era invece coinvolto anche nella fase di rilascio del permesso di ricerca.
Questo blog seguirà, come è stato fatto, per la Camera anche l'approvazione del Senato. Con la norma definitiva cercherò poi di spiegare cosa cambia nella procedura in atto richiesta da "Po Valley Operation".

sabato 4 luglio 2009

Assemblee informative sul territorio

La serata di ieri a Cernusco Lombardone è stata una sorta di "prima" di un "format" informativo sulla vicenda "Po Valley" che ora toccherà diversi paesi del meratese. E' importante informare la popolazione sui rischi della ricerca del petrolio.
Le date finora fissate sono (con inizio alle ore 21, appena si conosceranno i luoghi lo comunicheremo); 15 luglio a Monticello Brianza, 16 luglio a Montevecchia, 17 luglio a Olgiate Molgora, 21 luglio a Casatenovo.
Chi volesse chiedere l'assemblea nel proprio comune può rispondere a questo post o scrivermi una e-mail. Questa è la scaletta generale delle serate:

Introduzione dell'organizzatore

LA PROCEDURA E LA PO VALLEY
di Giovanni Zardoni

IL COMITATO “NO AL POZZO”
di Alberto Saccardi

PETROLIO IN BRIANZA
opportunità, costi e rischi
di Ing. Renato Ornaghi (credits Maria Rita D'Orsogna)

Dibattito

Riportiamo di seguito gli articoli della stampa sulla prima assemblea, quella di Cernusco Lombardone.

Il Giorno:
http://www.consonno.it/povalley/doc/090705giorno.pdf

La Provincia di Lecco:
http://www.consonno.it/povalley/doc/090705provincia.pdf

Merateonline:
http://merateonline.it/Finestra_Zoom.asp?ID=66615&Sezione=MAIN
http://merateonline.it/Finestra_Zoom.asp?ID=66616&Sezione=MAIN
http://merateonline.it/Finestra_Zoom.asp?ID=66617&Sezione=MAIN
http://merateonline.it/Finestra_Zoom.asp?ID=66618&Sezione=MAIN
http://merateonline.it/Finestra_Zoom.asp?ID=66619&Sezione=MAIN

venerdì 3 luglio 2009

Rassegna stampa de "Il Giorno" e "La Provicia di Lecco"

Riportiamo di seguito gli articoli sulla vicenda "Po Valley" pubblicati negli ultimi giorni sulla stampa.

1° luglio 2009: Il Giorno
http://www.consonno.it/povalley/doc/090701giorno.pdf

2 luglio 2009: Il Giorno Nazionale:
http://www.consonno.it/povalley/doc/090702giornonaz.pdf

2 luglio 2009: Il Giorno Lecco:
http://www.consonno.it/povalley/doc/090702giornolecco.pdf

3 luglio 2009: Il Giorno:
http://www.consonno.it/povalley/doc/090703giorno.pdf

3 luglio 2009: La Provincia di Lecco:
http://www.consonno.it/povalley/doc/090703provincia.pdf

4 luglio 2009: Il Giorno:
http://www.consonno.it/povalley/doc/090704giorno.pdf

giovedì 2 luglio 2009

Venerdì 3 luglio 2009 assemblea pubblica a Cernusco Lombardone

Parteciperò, come Vicesindaco, all'assemblea pubblica organizzata dall''Amministrazione Comunale di Cernusco Lombardone in collaborazione con il Comitato Civico "No al Pozzo nel Parco del Curone" per venerdì 3 luglio 2009 alle ore 21 presso la sala consiliare del Municipio di Cernusco. Verranno presentati i rischi delle trivellazioni petrolifere che la "Po Valley Operation" vuole effettuare nel Parco del Curone e non solo, dato che l'intero territorio comunale di Cernusco Lombardone potrebbe essere interessato dalle operazioni di trivellazione. Alla serata, oltre a me, interverranno: il Presidente del Comitato "No al Pozzo", Alberto Saccardi; il Sindaco Sergio Bagnato e l'ing. Renato Ornaghi, che presenterà un lavoro oggettivo su opportunità e rischi del petrolio in Brianza: questa presentazione sarà il "piatto forte" della serata. Verrà anche presentata la petizione popolare contro le trivellazioni, già disponibile presso gli sportelli comunali.

mercoledì 1 luglio 2009

Lettera dell'On. Lucia Codurelli (PD)

L'On. Lucia Codurelli ci ha inviato una lettera da Roma su quanto accaduto sulla vicenda della nuova Legge per la ricerca degli idrocarburi.
La riporto di seguito.

APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE SU SVILUPPO ED ENERGIA DAL GOVERNO NESSUNA CONSIDERAZIONE PER GLI ENTI LOCALI
Facendo seguito al comunicato di ieri dopo il respingimento degli emendamenti del Pd al provvedimento 1441-ter-B, (in allegato, in particolare di quello che chiedeva l’esplicitazione della previa autorizzazione degli enti locali per operazioni di perforazione, anche esplorativa, per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi, anche l’ordine del giorno allegato, da me presentato, sullo stesso argomento è stato respinto dal governo, con il voto contrario del centrodestra.
Il sottosegretario on. Saglia, nel ribadire che si tratta di una problematica locale e sulla quale l’esecutivo ha espresso un giudizio di attesa in mancanza di richieste di autorizzazione, ha definito un eventuale accoglimento del mio ordine del giorno una forzatura per il Governo poiché prefigurerebbe l’introduzione di una normativa tale da rendere vincolante il parere degli enti locali su tutte le richieste di coltivazione degli idrocarburi in Italia. Si configurerebbe, per citare l’on. Saglia, un precedente ingestibile.
Le parole del sottosegretario Saglia si commentano da sole. E’ chiara quale sia la considerazione che il Governo ha degli enti locali. Soprattutto dopo che la Lega ha tanto sbandierato la riforma del federalismo.
Lucia Codurelli
Parlamentare del Pd
Roma, 1 Luglio 2009

Respinto anche l'ordine del giorno, il sottosegretario Saglia giustifica la scelta

La Camera stamattina ha respinto anche l'ordine del giorno presentato dall'On. Codurelli (PD), ma il sottosegretario On. Stefano Saglia (PDL) è voluto intervenire per giustificare la bocciatura e tra le righe del suo intervento mi pare di percepire che il Governo sul tema "Po Valley" prenderà la stessa posizione (contraria) degli Enti Locali. E' un periodo in cui vedo il bicchiere più mezzo pieno che mezzo vuoto, e tra le righe delle dichiarazioni dell'On. Saglia leggo che conosce il problema (a parte un pò di confusione quando dichiara "dal momento che fino ad oggi non vi sono state richieste di autorizzazione") e che il Governo interverrà nella fase istruttoria. Certo, la cosa si sarebbe potuta già chiudere, ma nella negatività colgo questi elementi di positività. Sicuramente una forte adesione alla petizione, come sta avvenendo, potrà favorire una chiusura positiva di questa assurda vicenda. Non mollare: questa è la parola d'ordine!

Ecco di seguito lo stralcio del resoconto stenografico dal sito della Camera:
PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Codurelli n. 9/1441-ter-C/23, non accettato dal Governo.
LUCIA CODURELLI. Signor Presidente, domanderei al Ministro di rivedere questa posizione. Cito solo due questioni affrontate dall'ordine del giorno. Da un lato, si parla di ricerca di idrocarburi; dall'altro, si parla di un parco che è uno dei più grandi polmoni verdi del Lecchese. Si chiede semplicemente che, prima che il Ministero compia le sue scelte, tenga conto dei pareri degli enti locali, del parco stesso e dei cittadini. Questo è un invito particolare affinché non si intervenga in luoghi protetti, dei polmoni verdi, prima di aver acquisito il parere del territorio.
STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, dal momento che il tema posto dall'onorevole Codurelli è serio e delicato, desidero soffermarmi un momento su di esso. Nelle premesse, questo ordine del giorno segnala in effetti una problematica locale; nella parte dispositiva, però, esso chiede di assumere impegni a livello di quadro normativo. Al di là del fatto che sarebbe una forzatura da parte del Governo assumere impegni di questo tipo, va detto, da un lato, che il Governo ha già espresso un giudizio sulla questione di Lecco e della Valle del Curone, e si tratta di un giudizio di attesa, dal momento che fino ad oggi non vi sono state richieste di autorizzazione; ma, dall'altro lato, esso non può invece introdurre una normativa che renda vincolante il parere degli enti locali su tutte le richieste di coltivazione degli idrocarburi in Italia. Si capisce infatti bene che ciò significherebbe introdurre un precedente ingestibile nella prassi quotidiana del sistema autorizzativo, nel quale peraltro vi è sempre un coinvolgimento e un'intesa, quando è possibile, con gli enti locali.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Codurelli n. 9/1441-ter-C/23, non accettato dal Governo.Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.Per consentire l'ulteriore decorso del termine regolamentare di preavviso, sospendo la seduta, che riprenderà alle 10,35.Pag. 27
La seduta, sospesa alle 10,20, è ripresa alle 10,35.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Codurelli n. 9/1441-ter-C/23, non accettato dal Governo.Dichiaro aperta la votazione.(Segue la votazione).
Onorevole Coscia... onorevole Latteri... onorevole Madia... onorevole Lanzillotta... onorevole Commercio... onorevole Valentini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge.
(Vedi votazioni: Presenti e votanti 417 - Maggioranza 209 - Hanno votato sì 183 - Hanno votato no 234).

martedì 30 giugno 2009

Ecco lo stralcio della bocciatura degli emendamenti

Riporto di seguito, dal resoconto stenografico della Camera, lo stralcio della discussione e della bocciatura degli emendamenti delle nuove norme sulle trivellazioni petrolifere. Sono troppo arrabbiato per altri commenti stasera, anche rispetto a promesse non mantenute da forze politiche che si ergono a paladine del federalismo, quali la Lega Nord. Ci ritornerò nei prossimi giorni, raccontando un pò di retroscena che iniziano a margine del comizio di Bossi a Merate durante la campagna elettorale e finiscono in questi giorni: e senza la paura di essere smentito.

Riporto per comodità anche i due emendamenti, 27.36 e 27.40:
27.36: Al comma 32, dopo il capoverso 80, aggiungere il seguente:80-bis. Il permesso di cui al comma 79 e l'autorizzazione di cui al comma 80 sono rilasciati previa acquisizione del parere vincolante degli enti locali competenti per territorio 27. 36. (ex 27. 58.) Margiotta, Codurelli (PD).
27.40: Al comma 32, dopo il capoverso 82-ter, aggiungere il seguente:82-ter.1. La concessione di cui al comma 82-ter è rilasciata previo acquisizione del parere vincolante degli enti locali competenti per territorio. 27. 40. (ex 27. 60.)Margiotta, Codurelli (PD).

Ecco lo stralcio della discussione:
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Margiotta 27.36. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Codurelli. Ne ha facoltà.
LUCIA CODURELLI. Signor Presidente, visto che è stato chiesto il ritiro di questo emendamento, ossia il Margiotta 27.36, mi rivolgo al relatore, ma anche al rappresentante del Governo, perché ritengo assolutamente che si debba fare uno sforzo per rivedere questa posizione. Si tratta di un emendamento dove si parla di autorizzazione alla perforazione, anche esplorativa, per la ricerca di idrocarburi gassosi. Con questo emendamento, chiediamo l'esplicitazione, previa autorizzazione vincolante degli enti locali competenti nel territorio.
PRESIDENTE. Onorevole Codurelli, la prego di concludere.
LUCIA CODURELLI. Questo provvedimento modifica ed integra la normativa vigente in materia di permessi di ricerca e concessione di coltivazione degli idrocarburi. Delinea, attraverso le modifiche introdotte con l'articolo 27, una sostanziale semplificazione delle procedure; in primo luogo, riduce le tutele di carattere ambientale ed urbanistico e, in secondo luogo, sottrae agli enti locali ogni competenza in materia. Ritengo questa una contraddizione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)...
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Codurelli...Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale l'onorevole Vico. Ne ha facoltà.
LUDOVICO VICO. Signor Presidente, signor Ministro, mi vorrei permettere di rivolgermi direttamente a lei. In questo emendamento c'è un caso emblematico in corso che l'onorevole Codurelli e altri colleghi hanno già sollevato persino in una interrogazione. Riguarda la vicenda emblematica del parco di Montevecchia e della Valle del Curone nella Brianza. Lì c'è questo caso emblematico: bisognerebbe fare delle perforazioni e occorrono le autorizzazioni.
PRESIDENTE. Onorevole Vico, la prego di concludere.
LUDOVICO VICO. Un attimo, signor Presidente. Questo è il punto: come sarebbe possibile non salvaguardare il carattere ambientale ed urbanistico, laddove agiscono le comunità e come la lettura del comma in esame senza l'emendamento possa entrare in perfetta contraddizione con gli impegni che il Viceministro e il sottosegretario in sede di interrogazione, con grande cautela, hanno saputo prendere, richiamando quella che voglio qui riprendere come il titolo della nostra convivenza di carattere ambientale ed urbanistico.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Passiamo alla votazione dell'emendamento Margiotta 27.36. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Margiotta 27.36, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro aperta la votazione.(Segue la votazione).
Onorevoli Mazzucca, Rossi, Ceroni, Sardelli.Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge.

(Vedi votazioni: Presenti 458 - Votanti 432 - Astenuti 26 - Maggioranza 217 - Hanno votato sì: 196 - Hanno votato no: 236).
(omissis)
Passiamo alla votazione dell'emendamento Margiotta 27.40.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Margiotta. Ne ha facoltà.
SALVATORE MARGIOTTA. Signor Presidente, il tema è noto. Questa legge ha un'impostazione centralista: demanda al Governo centrale tutta una serie di attività e di decisioni e, tra queste, anche quelle in materia di concessioni petrolifere. In altri termini, è possibile attivare una concessione petrolifera, anche senza il parere preventivo favorevole da parte degli enti competenti.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
SALVATORE MARGIOTTA. Questo è inaccettabile per due motivi: da un lato, si espropriano i territori del sacrosanto diritto di gestire se stessi e le proprie risorse; dall'altro lato, s'impedisce agli stessi - alle regioni, ad esempio - di attivare quelle forme di concertazione tra compagnie petrolifere ed enti, che determinano, quasi sempre, competenze ambientali e misure di sviluppo a favore di quei territori.Chiediamo che, invece, si torni al passato e, quindi, al parere vincolante di regione ed enti competenti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Margiotta 27.40, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
Dichiaro aperta la votazione.(Segue la votazione).
Onorevole Oliverio... onorevole Sardelli... onorevole Mondello...Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge.

(Vedi votazioni: Presenti e votanti 460 - Maggioranza 231 - Hanno votato sì 202 - Hanno votato no 258).