giovedì 14 maggio 2009

Il comunicato ufficiale della "Po Valley Operation"

Inseriamo in questo post un link da cui potrete scaricare il comunicato ufficiale che la "Po Valley Operation" ha inviato ai comuni il 12 maggio 2009. Come potete leggere tutto parte dall'assunto che la società sta sì cercando il petrolio ma non è detto che neanche farà il pozzo di esplorazione: però è stata richiesta l'attivazione della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.). Ieri sera il sindaco di Rovagnate è stato molto chiaro all'Assemblea del Parco: "La "Po Valley Operation" nel Parco non deve entrare neanche a fare gli studi..." ha in sostanza detto Panzeri. Infatti l'assurdo di tutta questa vicenda è il poter pensare anche alla sola eventualità di trivellare pozzi nel Parco, ultimo lembo verde ricco di valori naturalistici che è rimasto in una Brianza già fin troppo martoriata. La "Po Valley Operation" porta volutamente il tutto su un piano di dimostrazione della sostenibilità ambientale del progetto su un piano strettamente tecnico: ma non si doveva neanche arrivare alla parte tecnica, il progetto andava fermato prima richiamando il fatto che l'istruttoria di un progetto analogo dell'Agip era già stata bocciata pochi anni fa: e la situazione dell'area non è cambiata, anzi, oggi è ancora più importante. In ogni caso ecco il link per leggere integralmente il comunicato:
http://www.consonno.it/povalley/doc/povalley.pdf.
Il file l'ho appoggiato su un altro sito che ho realizzato qualche anno fa: illustra l'assurda situazione di Consonno, un paesino distrutto negli anni Sessanta per farci un "paese dei balocchi". Se avete tempo e non conoscete la vicenda visitate anche quel sito: http://www.consonno.it. Qualche parallelismo c'è a ben pensarci: ma nel 2009 la coscienza dei cittadini e degli amministatori è cambiata e le trivelle non faranno il loro ingresso nel Parco.
Aggiungo infine una valutazione di tipo politico: qualcuno butta lì che la vicenda sia uscita ad arte durante la campagna elettorale. Invece è davvero un caso e, come si suol dire, la carta canta. Ribadiamo qualche data: la proroga a "Po Valley Operation" scadeva il 10 aprile 2009, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha concesso ulteriore proroga in data 5 maggio 2009, la Regione Lombardia ha convocato gli enti per il V.I.A. in data 30 aprile 2009.

7 commenti:

  1. In abruzzo sono circa due anni che combattiamo per la stessa cosa. L'ENI e altre ditte (inglesi e irlandesi) vogliono trivellare meta' regione e riempirci di pozzi/raffinierie/oleodotti.

    le leggi italiane sono assolutamente insufficienti a proteggere il nostro territorio.

    ho 36 anni, sono un fisico e opero dalla california - in questi due anni mi sono fatta il giro dei paeselli abruzzesi a sensibilizzare la popolazione sui problemi connessi alle trivelle
    (il petrolio italiano e' scadente e ricco di impurita' - e' incompatibile con l'agricoltura - e' gravemente inquinante - non porta nulla di buono alle popolazioni interessate)

    guarda cosa e' successo in basilicata.

    www.dorsogna.blogspot.com
    (no all'abruzzo petrolizzato dalla california)

    ciao - mr

    questa e' la puntata dedicata alla brianza:

    http://dorsogna.blogspot.com/2009/01/petrolio-ad-arcore_29.html

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  2. Si continua a parlare dell'Abruzzo solo in chiave terremoto ma tante associazioni e volontari lavorano contro la petrolizzazione di tutta la regione. Eni, petroceltic, MOG e altre compagnie petrolifere vogliono trsformare la regione verde d'europa in regione mineraria.

    In mezzo ai vigneti del ontepulciano DOC vogliono costruire una raffineria, purtroppo per loro avevano fatto i conti senza gli abruzzesi.

    La resistenza dell'Abruzzo al petrolio parte da qui: http://dorsogna.blogspot.com dove potrete trovare tante informazioni utili sui danni del petrolio che un petroliere non vi dira' mai.

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  3. Sono un brianzolo espatriato, che ama la Brianza.
    Vorrei potere essere di maggior aiuto (al momento ho scritto un paio di post sul forum in calce all'articolo del Corriere della Sera).

    La povera terra di Brianza è già stata fatta oggetto di vari scempi (verdi urbanizzazione selvaggia)... a che giova questo ennesimo scempio del petrolio?

    Puntiamo sull'ambiente come risorsa, anche economica!

    Per favore, fatemi sapere in che modo posso essere utile. Io continuerò comunque a far sentire la mia voce

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  4. Meno male che almeno si cerca di opporsi a questi scempi, in Brianza anche la Pedemontana farà sfaceli.

    Sensibilizzare la gente forse serve a qualcosa, ma finché abbiamo dei politici criminali con poteri sovradimensionati è difficile.

    Io cerco quantomeno di rimanere informato e di diffondere l'informazione.

    Grazie,

    Matteo

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  5. speriamo solo che non dichiarino il sito di interesse strategico nazionale... altrimenti è finita.

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  6. interesse strategico? Per gli australiani? Non credo :-)

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  7. ci è rimasto solo il parco.... non è possibile....

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