martedì 30 giugno 2009

Il Governo è contro l'ordine del giorno presentato sulle perforazioni

In chiusura di seduta odierna sono stati presentati i vari ordini del giorno. Riporto di seguito l'intervento dell'On. Codurelli (PD) a sostegno del suo ordine del giorno (pubblicato nel post apposito) e la replica del sottosegretario Saglia (PDL) per il Governo.

PRESIDENTE: "L'onorevole Codurelli ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/1441-ter-C/23".
LUCIA CODURELLI (PD): "Signor Presidente, mi rivolgo al sottosegretario in particolare, visto che l'emendamento Margiotta 27.36 è stato bocciato. Infatti, c'è una grossa preoccupazione. Signor sottosegretario, se mi vuole ascoltare, credo che lei abbia ricevuto, come tutti i capigruppo in questi giorni, un appello da parte di un comitato del lecchese dove il centrodestra - la Lega nord compresa - si sono impegnati in questi giorni verso i cittadini affinché non si bypassassero le istituzioni prima di concedere dei permessi in un parco, in un polmone verde per trivellare per la ricerca del petrolio. Mi appello veramente affinché questo ordine del giorno venga Pag. 165accolto per rispetto del federalismo che tanto voi avete in qualche modo sbandierato, ma che poi nei fatti viene meno non rispettando veramente le istituzioni a livello locale. Anche l'onorevole Vignali, credo che tutti voi in questi giorni abbiate ricevuto le lettere. Leggetele, per favore e rispettate la volontà dei cittadini e delle istituzioni" (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: "Il Governo non accetta gli ordini del giorno Codurelli n. 9/1441-ter-C/23, Margiotta n. 9/1441-ter-C/24 e Bratti n. 9/1441-ter-C/25, mentre accetta gli ordini del giorno Fava n. 9/1441-ter-C/27 e Biasotti n. 9/1441-ter-C/28".

1 commento:

  1. Vorrei completare l'informazione in merito al DDL 1441, ora giunto in terza lettura da parte del Parlamento. L'ordine del giorno presentato dalla parlamentare Codurelli chiedeva all'assemblea di concedere agli enti locali diritto di veto in merito alle concessioni minerarie, petrolifere e di geotermia.

    Le motivazioni del diniego sono di carattere giuridico, non potendosi concedere ai singoli Comuni poteri che comprimano il diritto di sfruttamento del sottosuolo in tutta Italia (ve lo vedete in Campania cosa farebbero? Già hanno fatto fatica ad accettare la loro stessa pattumiera).

    Dal punto di vista del buonsenso, comunque si deve rilevare che l'art. 16, comma 78 recita: "L'autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo [...] è concessa [...] da parte dell'ufficio territoriale minerario per gli idrocarburi e la geotermia competente, a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano la regione e gli enti locali interessati[...]. "

    Quindi se da una parte si cassa il diritto di veto, dall'altra si prescrive che gli enti locali e la regione partecipino attivamente al processo di rilascio dell'autorizzazione.

    Saluti
    Alessandro

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