lunedì 12 luglio 2010

12 luglio 2009 - 12 luglio 2010


12 luglio 2009. Era una domenica calda e afosa, ed insieme a migliaia di persone ero in prima linea a Bagaggera nella manifestazione contro i pozzi di petrolio della Po Valley.
12 luglio 2010. Fa ancora caldo, è passato ormai un anno dalla corale manifestazione, e mi trovo a rintuzzare (da solo) quotidianamente i sospetti che il movimento contro il petrolio fosse stato spinto da una lobby che aveva a cuore lo sviluppo edilizio all'interno del Parco.
Il mondo è strano e la politica lo è ancora di più. Per quel che posso, dico solo quello che penso, come faccio sempre. Nessuno ha mosso migliaia di persone per favorire il cemento nel Parco. Nulla in questo anno è cambiato rispetto all'edificazione che si può o non si può fare nel Parco.
Qualcosa in realtà davvero stava cambiando, presso l'ex Allevamento Quadrifoglio tra Pianezzo e Bagaggera, uno dei luoghi in cui Po Valley intendeva scavare. La bozza di P.G.T. del Comune di Olgiate Molgora prevedeva un progetto di riconversione residenziale delle ex stalle con la realizzazione di un eco villaggio ambientalmente sostenibile: una scelta condivisibile o meno per cercare di risolvere il problema di un comparto dismesso nel cuore del Parco.
Una rivalutazione della cosa da parte del Comune ha però portato alla cancellazione di tale riconversione, tanto che nella bozza di nuovo P.G.T. che è oggi disponibile sul sito del Comune tale area mantiene la destinazione agricola.
Credo che tale scelta sia la migliore risposta alle illazioni che in queste settimane ed in questi giorni si sono rincorse sul tema.
Il movimento contro il petrolio nel Parco è stato spontaneo e corale. Ciò che siamo riusciti a fare nella lotta un anno fa cerchiamo di non disperderlo oggi: per il futuro del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.
(nella foto tratta da http://www.merateonline.it: il 12 luglio 2009 a Bagaggera)

3 commenti:

  1. Sono anch'io convinto che il movimento fu spontaneo (non mi sono mai sentito "spinto" da alcunchì mentre personalmente raccoglievo circa 300 firme) però il sospetto, che ogni occasione di riqualifica/ristrutturazione di aree dismesse all'interno del parco nasconda un tentativo di speculazione, ce l'ho. Che ne dici per esempio della ristrutturazione di Galbusera Bianca? Al di là del progetto eco-bio-spirituale di facciata, non ti sembra che il cubaggio di cemento sia notevolmente aumentato per far posto alle villette a schiera?

    Maurizio

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  2. Caro Maurizio, al di là di quello che dice don Giorgio la cubatura di Galbusera Bianca non è stata aumentata. E' che essendo la cascina quasi interamente crollata oggi sembra più grande.
    Tra l'altro il progetto è stato approvato da Parco e Comune ben prima della vicenda Po Valley ed un solo cittadino ha fatto osservazione.

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  3. caro Giovanni, non obietto su quello che dici, può essere che oggi GB sembri più grande perchè quasi completamente crollata e non intendevo mettere questo progetto in relazione alla vicenda Po Valley, solo che tengo molto all'integrità del parco in ogni suo angolo, e ancora oggi passando davanti alle villette a schiera di Monte mi girano.....
    Purtroppo ho sempre un approccio molto sospettoso verso tutto quello che porta gru e betoniere all'interno del parco e ci può stare che le mie critiche siano a volte ingiustificate, ma è importante restare vigili.
    Ecco perchè ritengo che un blog come il tuo non si debba fermare assieme allo stop di Po Valley e compagnia bella.

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